

























“Claustrofobia” parla del mio 2020. Un anno fatto di distanze e di un mondo che si è fatto tutto d’un tratto piccolo, schiacciato entro i confini obbligati dalle possibilità di spostamento. Racconta delle difficoltà di incontrare l’altro, i sentimenti che si accompagnano all’entrare in contatto con un’alterità complessa e sfuggente.
Parla della ricerca del proprio spazio, individuale e condiviso, e del fronteggiare la claustrofobia che spesso nasce nel cercare.